**** SE NON AVETE LETTO IL LIBRO, ATTENZIONE: QUI CI SONO SPOLIER ****

Ernest Hemingway è come quegli amici capaci di rendere epica qualsiasi cosa raccontino; grazie alle loro parole persino una domenica di pioggia diventa straordinaria.

Il vecchio e il mare” ha la trama meno promettente del mondo: un anziano pescatore non pesca più nulla. Quando finalmente riesce a catturare un grosso marlin (una sorta di pesce spada), questi viene divorato dagli squali e l’uomo torna a casa a mani vuote.

Tutto qui.

giphy (7)

Considerato che stare a guardare un pescatore – fallito, per giunta! – è noiosissimo, figuriamoci leggerne.

Perché quindi sorbirsi 80 pagine di libro quando basterebbero poche righe?

giphy (4)

Innanzitutto perché ogni parola ci trascina in mare aperto, fianco a fianco con il protagonista e senza nessuna voglia di tornare a riva.

Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce. Nei primi quaranta giorni lo aveva accompagnato un ragazzo, ma dopo quaranta giorni passati senza che prendesse neanche un pesce, i genitori del ragazzo gli avevano detto che il vecchio ormai era decisamente e definitivamente salao, che è la peggior forma di sfortuna, e il ragazzo li aveva ubbiditi andando in un’altra barca che prese tre bei pesci nella prima settimana.

E poi perché ci sono cose da tenere bene a mente, se si vuole vincere anche quando si perde.

giphy (1)

Avere fiducia in chi ci vuole bene

giphy (7)

Quella del vecchio è una storia di solitudine, proprio come soli siamo tutti, davanti alle grandi prove che la vita ci mette davanti; ma è anche la storia di una grande amicizia, vera e sincera. L’uomo ha insegnato tutti i suoi segreti a un ragazzo con cui va a pesca tutti i giorni. Quando il lavoro inizia ad andare male, i genitori lo mandano su un’altra barca, una di vincenti. Da bravo figlio il giovane obbedisce, ma da vero amico continua ad occuparsi del suo maestro, credendo in lui, nonostante i fatti confermino giorno dopo giorno il suo fallimento e la gente lo prenda in giro. D’altro canto il vecchio non si sente né tradito, né abbandonato dal ragazzo, perché sa che insieme sono una squadra che solo momentaneamente la vita ha diviso. Non sempre separarsi significa perdersi.

“È stato papà che mi ha costretto a lasciarti. Sono un ragazzo e devo ubbidire”.

“Lo so” disse il vecchio. “È assolutamente normale.”

“Lui non ha molta fiducia.”

“No” disse il vecchio. “Ma noi sì. Vero?”

“Sì” disse il ragazzo. “Posso offrirti una birra alla Terrazza? e poi portiamo la roba a casa.”

“Perché no?” disse il vecchio. “Tra pescatori.”

Avere rispetto dei propri avversari

giphy (9)

Quando il marlin abbocca non si lascia domare ma trascina la barca sempre più al largo. Il vecchio combatte con lui tre giorni e tre notti, in una gara di resistenza giocata alla pari. E anche quando lo cattura ne ha stima, consapevole che la vittoria arriva anche grazie a un soffio di fortuna.

Mi stai uccidendo, pesce, pensò il vecchio. Ma hai il diritto di farlo. Non ho mai visto nulla di grande e bello e calmo e nobile come te, fratello.

Lasciarsi stupire da se stessi

 giphy (5)

Solo, nel freddo della notte e poi sotto il sole cocente con pochi sorsi d’acqua a disposizione e quasi niente da mangiare, il vecchio continua a lottare contro il marlin, con le mani insanguinate e la schiena distrutta. Il corpo resiste alla fatica, incitato dalla mente che ora ritrova la forza in sogni lontani, ora torna al presente con lucidità. Via via i suoi limiti si spostano più lontano e poco importa che sia vincente oppure no. Lui arriva dove non credeva di arrivare.

Tirate, mani, pensò. Forza gambe. Resisti per me, testa. Non mi hai mai lasciato. Questa volta lo prendo.

Credere nella fortuna, ma non nella sfortuna

giphy (3)

Pensare che il successo non sia dovuto ci rende umili, dar retta alle superstizioni e alle dicerie ci rende codardi.

“Ora torniamo a pescare insieme.”

“No. Io non ho fortuna. Non ho più fortuna.”

“Al diavolo la fortuna” disse il ragazzo.

“La fortuna te la porto io”.

“Che cosa diranno i tuoi?”

“Non me ne importa. Ieri ne ho presi due. Ma ora andremo a pesca insieme perché ho ancora molto da imparare”.

Riconoscere il vero coraggio

giphy (1)

Il vecchio vince contro il marlin, ma perde contro gli squali che divorano il frutto di tanta fatica. Dopo aver combattuto al suo fianco pagina dopo pagina, siamo fieri di lui, anche se, ancora una volta, torna a casa a mani vuote. Siamo abituati a identificare il successo con denaro, medaglie, numeri e applausi. Ma definireste perdente un uomo che mette tutto se stesso in quello che fa, che cade e si rialza centinaia di volte? Per essere eroi non sempre bisogna vincere.

Sognare leoni

giphy (2)

Concedetevi viaggi lontani, almeno con la testa. Le gambe vi seguiranno.

Non sognava più tempeste, né donne, né grandi avvenimenti, né grossi pesci, né zuffe, né gare di forza e neanche di sua moglie. Ora sognava soltanto luoghi, e i leoni sulla spiaggia. Giocavano come gattini nel crepuscolo

Leggerete questo libro in un pomeriggio e sarà come stare con quegli amici che rendono tutto memorabile.

Citazioni tratte da “Il vecchio e il mare”, tradotto da Fernanda Pivano – Arnoldo Mondadori Editore.